Come impaginare un testo per il web

I copywriter che scrivono per il web conoscono una serie di regole  che permettono ai loro testi di avere più successo rispetto ad altri simili. Queste regole mirano a facilitare la lettura e la comprensione del testo e a catturare l’attenzione dell’utente.

Alla base del content marketing vi è il concetto che quando un utente effettua una ricerca su motori di ricerca come Google, lo fa perché ha l’obiettivo di trovare una specifica informazione nel tempo più breve.

copywriter lavorano su una serie di parametri del testo, al fine di renderlo efficace per un buon posizionamento sui motori di ricerca e persuasivo per gli utenti web.

Prendiamo ad esempio la lunghezza, se un testo è molto lungo, l’utente potrebbe annoiarsi e abbandonare la pagina dopo le prime righe, determinando un alto bounce rate del sito web, che determinerà una penalizzazione del sito agli occhi dei motori di ricerca.

Allineamento

Un testo per il web non deve essere scritto con uno stile monotono: l’allineamento giustificato sia a destra che a sinistra, che è quasi un sinonimo di ordine e cura nei testi tradizionali, quando viene applicato alle pagine web rende spesso il testo più difficile da leggere a causa della disposizione delle parole, dando un’impressione di “pesantezza”.

E’ quindi consigliabile allineare a sinistra il testo e fare in modo che esso non occupi mai tutta la lunghezza della pagina. E’ auspicabile anche non scrivere un rigo sotto l’altro, ovvero lasciare uno spazio bianco alla fine di ogni periodo per suddividere in paragrafi il testo.

Grassetto

E’ buona norma evidenziare con il grassetto le parole chiave del testo e limitare al massimo l’utilizzo del carattere maiuscolo per parole o frasi intere che, nella netiquette (il galateo di internet), corrisponde ad un “urlo”.

Carattere

Il testo, infine, deve essere scritto con un carattere semplice, di facile comprensione, come ad esempio il classico Arial, il Verdana o il Times New Roman. Il Comic Sans MS, nonostante il grande successo riscosso negli anni passati, è ormai diventato un font considerato troppo “infantile” per i testi importanti o professionali.